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Newsletter Febbraio 2023

Newsletter Febbraio 2023

La Scuola nella World Union of Qwan Ki Do

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Spesso, nel nostro mondo, sentiamo parlare di concetti come “scuola”, “stile”, “metodo” …

 

Un neofita si trova a confrontarsi con nozioni che non sono di immediata comprensione, anche perché mutuati da una cultura piuttosto lontana dalla nostra.

 

Cosa significano in concreto?

 

A un primo livello, più specifico, abbiamo gli stili che sono parte integrante della Scuola (ad esempio lo stile della mantide religiosa, lo Shaolin Wo Mei, il Binh Dinh…) Tipicamente lo stile raggruppa un certo numero di tecniche che vengono praticate durante il percorso.

 

Tecniche che si differenziano per complessità e che vengono insegnate a diversi livelli di conoscenza.

 

Avremo stili che approfondiscono le tecniche di un animale in particolare, o quelle di mano piuttosto che di piede, le proiezioni o le leve articolari. Ogni stile ha le sue peculiarità.

 

Ma la Scuola non è solo questo, uno sguardo più generale ci fa apprezzare il nostro metodo di Qwan Ki Do; che è formato non solo dalla tecnica ma dal programma d’esame e d’insegnamento, dalla pedagogia e dal modo in cui insegniamo le tecniche e quali Stili abbiamo scelto di comprendere all’interno di esso.

 

Quando consideriamo che la nostra Scuola è antica e moderna, lo facciamo a ragion veduta, perché gli Stili che la compongono affondano la loro storia nei secoli passati (di Vietnam e Cina).

 

 

La pedagogia e i metodi sono in continua evoluzione e frutto delle ricerche degli esperti dell’Accademia Phuong Long, dell’esperienza dei nostri dirigenti e insegnanti che si confrontano periodicamente per rendere il nostro metodo più utile agli allievi.

 

La Scuola comprende tutti questi aspetti e molti altri che spesso, nella quotidianità della pratica, passano inosservati o, vissuti in maniera continua, rischiano di passare come scontati.

 

La Scuola è fatta dalle persone e dalle relazioni, l’ambiente che abbiamo saputo costruire che, nell’intento della World Union of Qwan Ki Do e dei suoi dirigenti, vuole essere inclusivo, alla portata di chiunque che, con sincero interesse, si avvicina al nostro mondo.

 

Un ambiente di unione e condivisone dove, ogni membro, porta il proprio contributo e valore aggiunto. Un ambiente dove la competizione e l’agonismo sono vissuti come strumento e sempre in secondo piano rispetto alla condivisone e collaborazione.

 

La Scuola è fatta di valori e di comportamenti in linea con essi. I nostri valori guidano le scelte dei dirigenti e garantiscono l’eticità di ciò che facciamo e le priorità che seguiamo durante il percorso.

 

La Scuola è fatta di crescita. Rimanere ben radicati alle nostre radici non deve significare immobilismo. I ricercatori della nostra Scuola, attraverso l’Accademia Phuong Long, continuano a studiare e interrogarsi su come poter migliorare la pedagogia, la formazione, l’organizzazione, il contributo che la nostra associazione può dare alla società e al mondo.

 

Non c’è timore nel cambiamento che porta valore aggiunto ai praticanti. Non c’è timore nel cambiare modo d’insegnare e di praticare se, qualcosa di più funzionale, viene studiato. C’è tanto entusiasmo nel contribuire, anche nel nostro piccolo, a migliorare un poco il mondo che ci circonda, attraverso le numerose iniziative di solidarietà che introduciamo a ogni stagione.

 

La Scuola è garanzia di continuità. Far gravitare la Scuola esclusivamente intorno al fondatore, a un gruppo di esperti o una famiglia, è molto (troppo) limitante.

 

La Scuola deve andare oltre, pensare al futuro ed essere garante di continuità (di ambiente, valori, tecnica, pedagogia, formazione, contributo al mondo).

 

Tanto del lavoro del Maestro Roberto Vismara punta in questa direzione. Tutte le scelte del nostro Direttore Tecnico Nazionale e dei suoi collaboratori convogliano nella garanzia della continuità. Sentiamo tutti i giorni che è nostro dovere lasciare un mondo migliore alle future generazioni.

 

Ecco, questo è il concetto di continuità nella nostra Scuola: garantire l’integrità del metodo, l’originalità degli stili insegnati e la Scuola come l’ha pensata il suo fondatore.

 

Minh Su Umberto Maggesi

Newsletter Maggio

Ciò che ti dici cambia ciò che puoi fare

Quando affronti una gara di Qwan Ki Do (o una sfida nella tua vita) hai due avversari.
Il primo è quello esterno (gli altri atleti, l’avversario sul quadrato, le circostanze non favorevoli, chi vuole le stesse risorse che vorresti tu, chi è in competizione per quel ruolo…).
Il secondo è interno e… sei tu stesso.
Sì, proprio così. La tua mente può essere un grande alleato e anche un tosto avversario!
Immagina di prepararti per una gara, oppure d’impegnarti a eseguire un esercizio difficile che mai hai affrontato prima. Cosa ti dici nella mente?
Sì, sto parlando di quella vocina che tutti abbiamo, più o meno consapevolmente, 
e che ascoltiamo per gran parte della nostra vita. Se la tua dice cose come:  
Non ce la farai mai.1 voce interiore-208x156
Non è per te.
Ma dove vuoi arrivare?
Vola basso che poi ti fai male.
 
Come sarà il tuo stato emotivo durante l’allenamento? Come risponderà il tuo corpo? Quanta energia metterai? Fino a quando saprai rialzarti dagl’inevitabili errori di percorso?
Un dialogo interno come sopra non è molto utile, eppure esistono persone che sono diventate abilissime a buttarsi giù, magari ereditando i giudizi che i genitori gli davano da piccoli, oppure quelli delle più importanti figure di riferimento. Sicuramente chi ci ha cresciuto aveva buone intenzioni, purtroppo agite con pessimi strumenti.
 
Il modo in cui ti parli ha grande influenza sulle cose che puoi fare. Ad esempio: non sei portato! Ritengo che questa sia la maggiore convinzione depotenziante che si possa immaginare. Anche perché, il tuo cervello, non sa se stai facendo Qwan Ki Do, studiando storia o geografia, cucinando o costruendo modellini di navi. Per lui, ogni situazione, è “semplicemente” scambio chimico ed elettrico fra i neuroni e le varie parti del corpo… quindi “portato” cosa vuol dire?
Certo, se hai avuto una professoressa che è riuscita a farti odiare la storia, ogni volta che apri il libro, sentirai un rifiuto e magari il mal di pancia, ma quella è un’emozione risultato di uno stato emotivo che ti ha dato da fare, mica i tuoi neuroni che, studiando storia, diventano più lenti o pigri! 
 
Certo, ci sono persone facilitate nella pratica del Qwan Ki Do, come per la pallavolo o il basket! Come negarlo! Fisicamente siamo tutti diversi e arriviamo da storie motorie diverse. Se l’atleta che arriva in palestra, è sempre rimasto seduto sul divano a guardare la tv o a giocare al pc, farà molta più fatica di un altro atleta abituato a correre, saltare, rotolarsi nei prati e agire in libertà il proprio corpo. Ma questo riguarda “l’allenamento” fatto, la storia personale, e non l’essere o non essere portati. 
 
Certo, ma la natura ha dotato ogni donna e uomo diversamente. 2 SpudWeb-200x264
I più alti ad esempio sono portati per pallavolo e basket!
Bene voglio raccontarti di Spud Web, giocatore di basket nell’NBA alto 170 cm, un vero piccolino nel mondo dei cestisti. Ebbene nel 1986 Spud vince la gara di schiacciate
nell’All Star Game (Uno degli eventi più importanti nella stagione NBA). Indubbiamente avrà dovuto lavorare duro, puntando tutto sulla spinta delle gambe, probabilmente aggiungendo ai normali allenamenti un programma di potenziamento… chissà che cosa si diceva Spud Web quando si allenava per la gara? Non lo so, ma sono certo che non fossero cose tipo: non sono portato!
Probabilmente il suo dialogo interno era più simile a: come faccio a vincere?
Cosa mi serve per vincere? Come faccio a ottenerlo?
 
Ecco un dialogo interno più funzionale, che ti porta alle soluzioni. È ovviamente più facile raggiungere il canestro per un atleta alto 220 cm. Un allenatore di basket preferirà atleti sopra una certa altezza, sempre perché è più facile e probabilmente più veloce farli arrivare a canestro, quindi vincere partite.
 
3 SpudWeb-200x306Su questo puoi lavorare: un dialogo interno più funzionale a te e i tuoi obiettivi. Cambia le parole che ti dici (la voce che hai in testa non arriva dagli gnomi del bosco, ma è la tua!) ad esempio:
Non ce la farai mai! Con: Cosa mi serve per farcela? Cosa fanno quelli che ce la fanno? Chi mi può aiutare a farcela?
Questa impresa non è per quelli come te! Con: come faccio a diventare la persona giusta per questa impresa?
Ma dove vuoi arrivare? Con: dove mi piacerebbe arrivare?
Vola basso che poi ti fai male! Con: volando alto dove posso arrivare? Quanto cambierebbe la mia vita se arrivassi fin lì?
 
Indubbiamente poi ci sono le azioni da compiere, l’impegno, la fatica ecc. Ma tutto inizia da dentro, se tu sei avversario di te stesso, la faccenda si fa molto più complicata, in ogni area della tua vita.
Il dialogo interno influenza anche molto la percezione di sé e l’autostima. Se, magari dopo un errore, ti dici spesso cose come:
Sono proprio un fallito!
Non ne combino mai una giusta!
Ecco che non ti aiuti particolarmente. Cambia il dialogo interno con:
Cosa ho imparato? Cosa devo cambiare? Cosa devo fare o non fare la prossima volta? Chi può aiutarmi a migliorare?
 
Domande diverse (e non sto assolutamente dicendo di incensarsi a sproposito e dirsi bravo come un pappagallo)
qualcosa che potresti dire a una persona cara in un momento di sconforto, credo che
difficilmente gli spiattellerai cose come sei un fallito! O non ne combini una giusta!Umbi-300x146
 
Tratta bene anche te stesso, nutriti con parole potenzianti, domande che aprono possibilità, che aiutano a intravedere la luce in fondo al tunnel, che ti spronano a cercare fra chi conosci le risorse di cui hai bisogno.
Concludo con un esercizio contro il peggior dialogo interno che possa esistere:
Non posso farlo.
 
Quante volte te lo sei detto? Chiudendo semplicemente la porta a ogni altra possibilità, archiviando quel sogno, quel obiettivo o quella sfida nel cassetto (o stanza) delle cose che ti piacerebbero ma…
Bene, quando ti salta in mente una cosa del genere fatti questa domanda:
 
Cosa me lo impedisce?
La risposta deve essere qualcosa che non è sotto il tuo controllo. Ad esempio, non posso andare in barca, me lo impedisce una tempesta. Molto diverso: non posso andare in barca me lo impedisce la stanchezza, questa non funziona molto bene. In barca ci puoi andare tranquillamente, ma sei stanco e quindi non è questione di potere, ma di voglia. Ne hai tutto il diritto e, ragionando in questo modo, riprendi in mano il controllo delle tue azioni e intenzioni, scoprendo che spesso il potere di fare o non fare qualcosa dipende da te.
Quindi attenzione alle parole che pronunci nella tua testa, soprattutto in momenti impegnativi e di forti sfide. Tieni ciò che ti aiuta ad ampliare l’orizzonte e creare opzioni, lascia andare o trasforma ciò che chiude porte e risorse. Facile? Non proprio. L’abitudine probabilmente ti porterà ai soliti pensieri, accorgertene e trasformarli sarà la tua prima sfida. Nella tua testa puoi mettere la “colonna sonora” che vuoi, perché comandi tu!
 
Tao Su Umberto Maggesi
Mental Coach e Counselor
www.umbertomcoach.com

Newsletter Giugno

Unione Italiana Qwan Ki Do, in campo per Amatrice

Per il secondo anno consecutivo, l’Unione italiana Qwan Ki Do ha supportato operativamente il FMIA2020, (qui il nuovo sito dell’iniziativa). L’ottima iniziativa di responsabilità sociale d’impresa di Forma Mentis, azienda di eccellenza nel campo della formazione.

L’iniziativa mira a formare gratuitamente, su tematiche tecniche e di soft skill, studenti di 18 anni suddivisi in team per sviluppare progetti su un tema di attualità nell’ambito di un concorso di idee.

L’edizione 2020 ha visto protagonisti 70 studenti da 34 scuole di tutta Italia che, dopo 6 mesi di intenso lavoro, hanno proposto straordinari progetti per la ricostruzione di Piazza Brigata Julia ad Amatrice.

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I ragazzi, da veri professionisti, hanno conciliato l’impegno della quinta superiore con l’avanzamento dei progetti, lavorando con impegno e costanza. Fattore non trascurabile, l’eccezionale situazione di questi mesi, con pandemia e conseguente lockdown, non ha intimorito questi ragazzi che sono arrivati a presentare i loro progetti nell’evento del 5 giugno 2020.

Puoi vedere tutto l’evento, condotto in diretta web da Emilio Albertario (giornalista e Vice Presidente Associazione Stampa Romana), Massimiliano Moruzzi (ricercatore e co-fondatore Augmenta) e Luigi Santapaga (CEO Forma Mentis),sul canale Youtube di formamentis.FMIA2020 evento finale

Il Direttore Tecnico Maestro Roberto Vismara ha sempre avuto a cuore la formazione, la crescita e la collaborazione nel Qwan Ki Do italiano.

Ha ritrovato questi valori nell’iniziativa FMIA2020Forma MentisInnovACTION Award 2020, sposando e condividendo la finalità del progetto che è di dare visibilità alla situazione di Amatrice, dando un impulso alla ricostruzione.

Per l’occasione ha fatto il suo primo debutto il nuovo logo dell’UIQKD,progettato con i nostri consulenti per essere più essenziale, identificabile, fruibile e ricordabile. Riuscendo a trovar la sua collocazione di fianco agli sponsor dell’iniziativa.nuovo drago uiqkdTutto è cominciato a novembre 2019, con il primo fine settimana proprio ad Amatrice. l’Unione Italiana Qwan Ki Do ha dato il suo contributo logistico con gli ottimi insegnanti, Vo Su Angelo Taormina e Vo Su Davide Materassi, che hanno gestito ottimamente 70 studenti provenienti da tutta Italia. Tao Su Umberto Maggesi, si è occupato della formazione in aula sulle tecniche di team working.

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Nei mesi successivi, grazie alla formazione erogata da Forma Mentis, agli strumenti e ai corsi messi a disposizione da importanti aziende come Autodesk, Epson Italia, Esri Italia e Lumion, gli studenti hanno sviluppato in modo professionale idee progettuali ricche di valore e di innovazione; per realizzare strutture basate sulle più avanzate tecnologie disponibili, mantenendo l’anima di Amatrice con uno sguardo al futuro.

In ogni competizione c’è un vincitore (puoi scoprirlo andando a vedere il video dell’evento finale), tuttavia un enorme plauso va a tutti questi ragazzi, per aver superato le difficolta, collaborato e lavorato da veri professionisti, senza lasciarsi intimorire dalla situazione contingente.

Collaborando a questa iniziativa mi sono reso conto di come, dando la giusta formazione, motivazione e ambiente ai ragazzi, li si aiuta a trarre il meglio di sé. Ho ritrovato molto dell’ambiente dell’Unione Italiana, dove la crescita costante è uno dei pilastri fondamentali.

Porgo a tutti loro i complimenti del Maestro Roberto Vismara, che si è sempre tenuto aggiornato sull’iniziativa e ha già in cantiere numerosi progetti, sempre attento alla formazione e crescita dei suoi allievi, istruttori e dirigenti.

Umberto Maggesi

 

Newsletter Dicembre

Newsletter Dicembre 2020

presidente

Nelle calamità naturali o durante la guerra, le comunità si uniscono, i rapporti si consolidano, e la solidarietà si intensifica, nessuna divisione.

La pandemia della quale siamo vittime diversamente ci separa, quotidianamente ci sentiamo dire l’importanza del distanziamento sociale.

Persino la nostra meravigliosa lingua ha subito il distanziamento.

Non si parla di confinamento, ma di lockdown, anche chi non sa nemmeno una parola di inglese preferisce usare questo termine.

È l’inquinamento linguistico tanto caro a giornalisti improvvisati che non conoscono neanche l’italiano, e rinnegano la nostra cultura.

Il distanziamento sociale non si deve trasformare in isolamento individuale o addirittura emarginazione emotiva. Per quanto possibile l’Unione Italiana Qwan Ki Do cerca di utilizzare al meglio la tecnologia per dare continuità alle attività che ha programmato.

Sulla piattaforma Zoom il Maestro Roberto Vismara dirige il corso cinture nere nazionale, il nostro responsabile del settore bambini propone periodicamente iniziative per intrattenere i nostri piccoli con attività ludico-motorie utili ai piccini e anche ai genitori che possono condividere un po’ di tempo con i loro figli divertendosi.

Tutti i nostri club con i nostri responsabili tengono i loro rispettivi corsi utilizzando la stessa piattaforma.

Anche la Festa di Natale del bambino è contemplata nel calendario e alla quale, per nessuna ragione al mondo, vogliamo rinunciare.

Nel corso della Festa verranno proposti dei filmati con tecniche tratte dal comportamento degli animali, ad eseguirle i nostri esperti, con la spiegazione del nostro Direttore Tecnico Nazionale Maestro Roberto Vismara.

Inoltre, alla Festa di Natale di quest’anno saranno anche presenti i responsabili tecnici di Francia, Belgio e Austria, quindi saremo tutti uniti in una rete internazionale, perché il Natale è la festa di tutti e la si festeggia in tutti i paesi del mondo.

Il virus e purtroppo anche i provvedimenti del governo non sempre utili e adeguati agli eventi, non devono avere il potere di annullare le nostre vite.

L’Unione Italiana Qwan Ki Do augura a tutti i praticanti e alle loro famiglie un sereno Natale e un prospero 2021.

Presidente UIQKD

Tao Su Chau Trang Long

Roberto Sambrotta

 


 

Corso Cinture Nere

Sabato 28 novembre la Direzione Tecnica dell’Unione Italiana ha tenuto il tradizionale Corso Cinture Nere, che ha cadenza mensile e il Corso di Co Vo Dao.

Per una più attenta formazione tecnica di Qwan Ki Do gli oltre 130 iscritti sono stati suddivisi in due gruppi.

Il primo gruppo di Cinture Nere è stato seguito dal Minh Su Gennaro e dal Minh Su Marcello mentre ilsecondo settore, che raggruppava le Cinture Nere da 3 Dang a 5 Dang, il più numeroso, è stato diretto dal Maestro Roberto Vismara.

Il programma ha visto la revisione delle tecniche di base, l’apprendimento della nuova tecnica della scimmia e lo studio di un Quyen superiore, con una speciale attenzione per i particolari propri del Quyen.

La Direzione Tecnica dell’Unione Italiana Qwan Ki Do 
è impegnata anche nella formazione dei nuovi Paesi che stanno entrando nella World Union of Qwan Ki Do e collabora a stretto contatto conla Direzione Tecnica della World Union of Qwan Ki Do.

c.n.1c.n.2

 

 


 

Caro Maestro Lahcen, i praticanti dell' Italia vi augurano con tuttomLahcen

il cuore buon compleanno.

Gli amici si meritano.

E bisogna meritarli sempre, senza interruzione, correndo

ogni giorno il rischio di contraddirli e di perderli.

(George Bernanos)

 

 

 


 

I Protagonisti del Qwan Ki Do si raccontano

roggia

Intervista con Marco Roggia Presidente della World Union of Qwan Ki Do e arti marziali cino-vietnamita

carlo  Intervista con Carlo Sperati Presidente del Phuong Long Italia
christia
Intervista a Christian Pallamidesi Responsabile Settore Difesa Personale dell'Unione Italiana Qwan KiDo
intervista Umberto Intervista a Umberto Maggesi Responsabile settore Istruttori dell'Unione Italiana Qwan Ki Do

 


BANNERQWANKIDOSENZAFRONTIEREfestadinatale2020-500x185

 

Nel mese di dicembre in tutte le regioni si terrà la "34° Festa di Natale del Bambino" giornata dedicata  ai piccoli praticanti per festeggiare insieme il Natale.

Quest'anno causa il covid-19 la festa si terrà o nei club se sarà permessa l'apertura o via Zoom.

La festa sarà sviluppata anche in Belgio, in Francia e in Austria con gli stessi temi tecnici e con video degli Esperti della World Union of Qwan Ki Do.


 

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