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34° Campionato Italiano di Tecnica-Combattimento-Co Vo Dao 6 marzo 2016

 

Campionati Nazionali 2016 B34° Campionato Italiano

È stato emozionante il Campionato Italiano di tecnica, combattimento e armi tradizionali di domenica 6 marzo organizzato a Castell’Arquato (PC).

Emozionante perché leggere 34° vicino al titolo della competizione dà la misura del tempo trascorso, della capacità della nostra Associazione di tener testa al tempo che passa e ai tempi che passano.

Chi si ferma è perduto suole dire il nostro Maestro Roberto Vismara… e noi non ci siamo mai fermati!

Emozionante nel constatare che i praticanti di tutta Italia si sono mossi per partecipare. Un grande afflusso di atleti che ha riempito il palazzetto di questo bellissimo paese.

Emozionante nel vedere che la fratellanza, l’amicizia, il rispetto, sono stati in primo piano rispetto all’agonismo. Vedere un (o una) atleta che si interessa di “un avversario” perché lo vede un po’ giù o perché magari è stato sconfitto in un combattimento o il quyen non è andato come doveva è l’incomparabile premio alle fatiche che ci sono costate nel costruire un ambiente come quello dell’Unione Italiana Qwan Ki Do.Campionati Nazionali 2016

Emozionante nell’osservare un simile schieramento di giudici di gara, venuti per aiutare l’organizzazione e mettersi a disposizione affinché l’evento si possa svolgere nel migliore dei modi.

Emozionante per quell’atmosfera che si percepisce nei nostri eventi, quel qualcosa di non qualificabile e non quantificabile che scalda il cuore e lo spirito e che si sente soprattutto nella nostalgia al ritorno a casa e alla “vita di tutti i giorni”.

L’agonismo è solo una componente dell’articolata vita di un praticante di Qwan Ki Do.

Le gare sono uno strumento, un giocattolo come ha ben detto il Responsabile Presidenza Roberto Sambrotta, per un fine che va davvero oltre il podio. Ogni atleta viene a una competizione con qualcosa da sconfiggere, forse la troppa sicurezza di vincere o la paura di mettersi in gioco, il timore di non essere all’altezza o la presunzione di poter vincere qualunque avversario. Ogni atleta si è allenato in palestra e la gara gli dirà se questo lavoro è stato utile e cosa va cambiato per fare meglio (e non intendo in relazione al podio, ma al suo miglioramento personale). Ogni atleta ha un’idea su se stesso, le proprie capacità e i propri limiti, la gara gli confermerà o meno queste convinzioni.

Campionati Nazionali 2016 CA volte si vince e sempre si impara, se sappiamo far tesoro degl’insegnamenti che riceviamo da qualsiasi prova che la vita ci mette davanti non saremo mai sconfitti. Le gare fatte solo per il podio sono un’occasione mancata, le gare che non ci aiutano a conoscerci un po’ meglio sono opportunità perse.

Solo ognuno di noi, in cuor suo con sincerità e spirito aperto, può catturare questi insegnamenti.

Una gara è anche tanto lavoro per l’organizzazione e un grandissimo ringraziamento va alle segreterie che coordinano il tutto, sistemano gl’imprevisti e danno l’inestimabile supporto ai commissari e giudici per svolgere al meglio il loro ruolo. Un grandissimo ringraziamento a Davide Materassi responsabile del centro di Castell’Arquato che ha ospitato questa 34^ edizione e a tutti i ragazzi dell’Emilia che si sono dati da fare per preparare il palazzetto al meglio.

Sono certo di parlare a nome di tutta l’Unione nel ringraziare il vicesindaco di Castell’Arquato Dr. Giuseppe Dovani, per l’ospitalità, la collaborazione e le belle parole che ha avuto per il nostro mondo e il nostro modo di intendere una competizione.

Una gara è anche professionalità dei commissari e degli arbitri, formati, supportati e aggiornati dalla Direzione Tecnica Nazionale e dalla Commissione Arbitrale Nazionale. Specificatamente nella figura del Su Truong Roberto Vismara, sempre in prima fila a garantire

Campionati Nazionali 2016 A il fluido svolgimento delle gare tecniche e l’ottima coordinazione delle commissioni. Nella figura del Responsabile Nazionale Arbitrale Salvatore Fiorentino sempre sul campo a coordinare, supportare (e sopportare) i giudici di gara e a vegliare sull’incolumità dei praticanti. Aver registrato nessun incidente fra i combattenti è un’altra bella conquista che l’Unione Italiana Qwan Ki Do si porta a casa.

La soddisfazione di questo evento ci fa ben sperare per il 4° Campionato Europeo Bambini e Juniores di Verona, in cui ci aspettiamo oltre settecento atleti a calcare le materassine con prove tecniche e combattimenti e sono certo che saremo all’altezza anche di questa grande sfida!

                                                                       Umberto Maggesi