Tạo Sư Claudio Grossi, in arte “VIET”: non sono solo calci e pugni.
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- Categoria: Long Ho Thuy Son 2015
Tạo Sư Claudio Grossi, in arte “VIET”: non sono solo calci e pugni.
Scrivo io per Viet (soprannome a lui affidato dal Giám Sư Roberto Vismara) perché conoscendolo da tanti anni so che a Claudio non piace molto scrivere, in particolare sui nuovi mezzi multimediali; mi onora pertanto poterlo fare in sua vece in modo da farvi conoscere un lato che pochi (esclusi i suoi numerosi allievi ed i “vecchi” del Qwan Ki Do) conoscono.
Stante l’umiltà di questo istruttore so che ciò comporterà subire qualche colpo ben assestato quando cavalcheremo il Vo Duong insieme ma come ci diciamo spesso… non stiamo facendo danza.
Veniamo al dunque, Claudio è solito organizzare parallelamente alla pratica del Qwan Ki Do, suo amore primario, eventi culturali cinematografici unici nel loro genere. Al momento ha già al suo attivo 4 serate culturali cinematografiche che vi espongo in sequenza cronologica: Il Marchese del Grillo, Ray Charles, 1941 Allarme ad Holliwood, James Brown.
La quinta, che si svolgerà Sabato 14 Novembre alle 20.30 è dedicata al Film Memphis Belle e ai bombardamenti subiti da Milano durante la seconda guerra Mondiale.
L’evento avrà luogo presso la sede dei paracadutisti di Abbiategrasso, corpo di cui Claudio ha fatto parte, servendo lo stato durante la guerra in Libano.
Durante la serata culturale saranno trattati i temi legati alle vittime dei bombardamenti, sia di Milano
che in generale. Al dolore e alla distruzione fisica e culturale che queste operazioni recano sempre con loro, indipendentemente dal tipo di guerra, dalla geografia e dalle etnie che colpiscono.
Una casa distrutta, un bambino morto non hanno mai colpa, non hanno mai bandiera. Durante l’episodio in oggetto, per capirne meglio le implicazioni, saranno trattate tecnicamente anche le modalità di somministrazione dei bombardamenti e i mezzi \ armamenti necessari in queste fasi.
L’intendo di Claudio nell’organizzare queste serate è quello di far ragionare i giovani ormai avulsi da un passato che invece impregna ancora i ricordi e i sogni o gli incubi dei nostri nonni e parte dei nostri padri.
Il fine è pertanto ragionare insieme e trasferire una conoscenza radicale e puntuale degli eventi e delle situazioni che hanno segnato l’Italia e tutto il mondo dagli anni 30 ad oggi; periodo storico su cui Viet ancora continua a studiare, analizzandone tutti gli aspetti, da quelli luminosi (come il Blues ecc.) a quelli oscuri (guerra, bombardamenti ecc.).
Tornando al nostro incipit, in questo caso “non sono solo calci e pugni” tema caro al Giám Sư Roberto Vismara che da 35 anni concepisce il Qwan Ki Do come un viaggio poliedrico di crescita culturale e non solo come una pura attività da combattimento, si declina in una piacevole serata di crescita nella conoscenza e nella consapevolezza, organizzata da uno degli istruttori più vecchi della nostra Scuola.
Sperando di essere riuscito a trasferirvi questo lato nascosto di Viet lo ringrazio a nome di tutto il Qwan Ki Do e mi permetto di fornirgli uno spunto di riflessione per una serata futura: visto il suo soprannome e il tema della serata di sabato prossimo: Apocalypse now?
Un saluto,
Carlo.