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Sogno d'Oriente - febbraio 2015

 

 

Sogno Oriente 02 2015 WEBSogno d’Oriente,

 

un’emozione unica...

 

Tre racconti scritti da tre nostre giovani ma promettenti atlete, Rebecca, Angela e Gloria.

  

La preparazione è stata dura ma efficace.

Sogno Oriente 1 WEBSabato 21 abbiamo fatto dimostrazione, ero agitatissima, la paura di sbagliare era forte, nonostante abbia provato e riprovato.

Sono salita sul palco con i song cot per il primo doc luyen, con il cuore in gola mi sono affiancata al mio Vo Su, ho salutato il doc luyen e sono partita senza paura, ho cercato di stare nel poco spazio che avevo e senza nemmeno accorgermene avevo già finito, saluto il pubblico e poi via dietro le quinte con il cuore che mi stava per scoppiare e il fiatone che l’agitazione e la prestazione della dimostrazione mi avevano creato.

Corro da Angela a dirgli che dovevamo andarci a cambiare per fare il Quan Ky Bon vestite di bianco e rosso, il positivo e il negativo.

Siamo salite sul palco e abbiamo iniziato, con le facce concentratissime e con la voglia di ridere per la faccia di Angela, siamo andate avanti e abbiamo finito, con un sorriso a 32 denti ci siamo ricambiate dietro le quinte per il saluto finale.

Aspettando che gli ultimi numeri finissero, ci siamo calmate in tempo per salire sul palco e goderci l’ applauso del pubblico, con entusiasmo e felicità nei nostri volti per la dimostrazione che avevamo portato a termine.

Rebecca   

 

Sogno Oriente WEBPersonalmente queste tre giornate all’ insegna del Qwan Ki Do sono state, emotivamente parlando totalmente diverse l’una dall’altra.

Il Venerdì dopo un primo riscaldamento sulla materassina, ci è servito per verificare gli spazi e mettere a punto i vari automatismi che rendono piacevole una dimostrazione, quindi la preoccupazione e l’emozione non era tantissima ed ho pensato solo ad eseguire al meglio le tecniche preparate.

Il sabato invece emozioni totalmente diverse tra loro, il Vo Su Materassi mi comunica che mancando una ragazza per il Qwan Ky hai la dovevo sostituire io.

Panico, con le mie compagne avevo provato tantissimo ma con ragazze nuove avevo paura di sbagliare i tempi o altro. Proviamo tante volte dietro le quinte e sembra venire abbastanza bene. Purtroppo alcuni meccanismi non hanno funzionato come avrebbero dovuto ed anche se il pubblico non si è accorto di niente, non essendo andato tutto bene una rabbia mi saliva dentro… poi arriva il momento della dimostrazione sulla difesa femminile ed ero talmente arrabbiata da far risultare le difese molto, molto realistiche (povero Alessandro). 

Tutto bene, alla fine stanca… ma soddisfatta

Amo praticare Qwan Ki Do e mi piace molto fare le dimostrazioni, adrenalina, paura agitazione rabbia … e poi calma, soddisfazione e gratificazione, tantissime emozioni. Stare con i miei amici e condividere qualcosa che anche loro amano e condividono crea momenti indimenticabili 

Gloria

 

 

Rebecca Angelo WEBDa venerdì 20 a domenica 22 febbraio ’15 ho avuto l’occasione di intraprendere una nuova esperienza di tre giorni alla fiera “Sogno d’Oriente”, facendo allenamento e anche alcune dimostrazioni.


Tre giorni intensi con frenetico susseguirsi di emozioni; dalla calma totale e la concentrazione durante l’allenamento, all’agitazione e all’adrenalina che sale prima e durante una dimostrazione, con la consapevolezza di voler dimostrare non solo a se stessi, ma anche agli altri la vera essenza di un‘Arte così nobile.
Il direttore dei numeri in scaletta ti chiama dicendo “Il prossimo numero è il vostro.” Sali su quel palco con un unico pensiero: “Oddio adesso sbaglio e se ne accorgono tutti, che brutta figura ci faccio.” Il battito cardiaco accelerato e le gambe talmente leggere che nemmeno le senti tremare sotto il vo phuc.

Poi all’improvviso cambia tutto, parte il suono del Tam Tam, e tutte quelle parole nella testa: “mamma mia adesso cado, mi dimentico tutto, sbaglio” scompaiono; scompare il pubblico e scompare il palco, ma soprattutto scompare l’ansia, l’agitazione, la paura di poter sbagliare sotto gli occhi di tutti e di sentirti giudicata come non capace: diventa quasi come se ti fossi chiusa in una scatola da sola senza che nessuno ti osservi. Incominci il tuo numero dimostrativo e dai il meglio di te, vai avanti fino alla fine nonostante ti sembri che ciò che stai facendo non sia perfetto come dovrebbe, ma continui lo stesso.

Sogno Oriente 02 2015 WEBPoi concludi, il Tam Tam smette di suonare e tutto torna come prima, torna il palco e il pubblico, che incomincia ad applaudire. Esci dalla scena e pensi: “Dai forse non è andata così male come pensavo.” Sicuramente si può dare sempre di più di quello che si ha dato, ma credo che non pensando agli errori commessi, la cosa più importante sia solo aver messo tutto l’impegno possibile, ma soprattutto il cuore.
Vedere, poi il proprio Vo Su orgoglioso, felice di tre giorni così energici è una sensazione fantastica, penso ne valga la pena.

Ritengo che siano stati tre giorni intesi, occasione per affrontare e testare le proprie emozioni, stare insieme, divertirsi, ma anche scoprire cose nuove, come alcune culture orientali di cui non eravamo a conoscenza. Ma cosa più importante eravamo tutti insieme come una grande famiglia accumunata da un'unica passione: il Qwan Ki Do.

Angela