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Gonfaloni e Bianchi e Rossi

 

Un arrivederci pieno di allegria e colore,

con un ospite di eccezione

 

Il consueto appuntamento di fine stagione con lo stage tecnico internazionale tenuto dal Maestro Fondatore Pham Xuan Tong, ha visto la partecipazione dell’amico Shike Spartaco Bertoletti, che ci ha fatto l’onore di tenere due lezioni di Ju Jitsu, per i gruppi di gradi e cinture nere.

M Tong Bertoletti 9giugno2012L’amicizia che lega il nostro Maestro Fondatore e il Direttore Tecnico Nazionale a questa vera icona delle arti marziali internazionali è lunga e profonda.

 

Pioniere di un settore che patisce il confronto con i “grandi” sport come il calcio, Spartaco Bertoletti non ha mai smesso di promuovere il mondo che ama e la filosofia che sta dietro le arti marziali.

Gran conoscitore di Ju Jitsu e della storia del Giappone, gran viaggiatore e grande mediatore fra le più svariate federazioni di arti marziali dove è universalmente riconosciuta la sua professionalità, ha partecipato alla nostra rievocazione storica in costume, come ambasciatore del Sol Levante.

I colori che hanno rallegrato la struttura sportiva di Rozzano resteranno nei nostri occhi parecchio tempo.

La Tradizione e la storia che abbiamo fatto rivivere sabato 9 giugno respira ancora nei nostri cuori e ci ricorda, se ce ne fosse bisogno, da dove arriva tutto il bagaglio tecnico che apprendiamo.

Le gare dei gonfaloni e dei bianchi e rossi ci hanno permesso di mettere in campo le capacità di ogni club italiano, di confrontarci e divertirci insieme, dimostrando che si può tifare con entusiasmo e goliardia pur nel rispetto dei compagni e degli ufficiali di gara.Gonfaloni per Sito

Naturalmente da padrone l’ha fatto lo stage con partecipazione di delegazioni svizzere, tedesche, rumene e l’intervento del Direttore Tecnico Marocchino Giám Sư Lachen Gajdibbi e del Direttore Tecnico Rumeno Minh Su Ovidio Covaci.

Un ottimo equilibrio fra combattimento libero e revisione tecnica, il programma che ha scelto il Maestro Fondatore per questa quattro giorni intensa e produttiva, nello sforzo continuo di far comprendere che tecnica e combattimento non sono due cose lontane nel Qwan Ki Do, ma complementari per la corretta preparazione dell’allievo/atleta.

Il Thày Chưởng Môn (Maestro Fondatore) è riuscito a trovare un momento per rivedere il modo corretto di fare alcuni esercizi, in modo da non compromettere articolazioni e colonna vertebrale, nello spirito di sicurezza e salute che deve sempre contraddistinguere la pratica del Qwan Ki Do.

L’adesione è sempre alta e i praticanti entusiasti vivono questo momento con gioia, approfittando per rivedere gli amici di zone lontane e avere un contatto diretto con la sorgente della nostra bella arte.

Con la cerimonia e la consegna dei diplomi alle cinture nere ci siamo scambiati gli auguri di buone vacanze e l’appuntamento agli stage estivi.

                                                                                               Umberto  Maggesi