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Corsi Ki Life per Istruttori

 

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Certificazione EU

Formazione per Istruttori

Un viaggio che non deve finire mai!

 

Passi importanti nelle arti marziali nostrane! Passi che portano a un riconoscimento europeo della figura di insegnante, educatore, maestro o comunque vogliamo chiamarlo.

È dall’inizio di questa avventura che, alcuni istruttori dell’Unione Italiana Qwan Ki Do, hanno seguito i corsi di Ki Life e Regione Lombardia, di educatori sociali in arti marziali e discipline da combattimento, riconoscendo una strada valida la condivisione e standardizzazione dei metodi di formazione, allo scopo di creare un percorso di formazione che sia completo, condiviso e riconosciuto dalle istituzioni.

Sabato 14 settembre al centro Asteria di Milano, sotto la marziale moderazione del ns. Spartaco Bertoletti, i protagonisti di questa iniziativa hanno relazionato sugli ultimi sviluppi di questo percorso. Sviluppi davvero ghiotti che puntano al riconoscimento Europeo delle ns qualifiche e la possibilità concreta della libera circolazione degl’insegnanti su suolo europeo. Con la relazione del Dr. Giovanni Gordiani, consigliere giuridico per la commissione europea, abbiamo appreso gl’importanti sviluppi fin qui raggiunti e gli obiettivi del futuro, tra cui la possibilità di iniziative molto simili agli Erasmus studenteschi! Gli anni fra il 2014 e 2020 saranno dedicati alla conoscenza reciproca, l’interscambio e il confronto. 

DSCN3084 ASono d’accordo con chi sostiene che le qualifiche o l’iscrizione ad albi professionali non danno la certezza di essere insegnanti validi, ma certamente non la da nemmeno l’anarchia di casa nostra, dove chiunque può aprire un corso a prescindere dalla propria formazione e rischiare di far danni, se non per malafede, per incompetenza o ignoranza.

Quello che farà la differenza è il percorso formativo di questi educatori, percorso controllato e certificato da enti certificatori (gli stessi che rilasciano le certificazioni di qualità alle aziende) in accordo con la legge 4 del 14 gennaio 2013.

Molto chiarificatori, se ce ne fosse bisogno, gli interventi del Maestro Alfredo Vismara, cuore e impulso di tutta questa iniziativa fin dal primo momento, Corrado Genova, instancabile coordinatore di tutte le iniziative e Aldo Piatti, grande Maestro ed educatore di judo che ha fatto dell’inclusione sociale il suo cavallo di battaglia. Interventi che hanno chiarito dove vogliamo andare con il progetto “educatori sociali in arti marziali e discipline da combattimento” e cioè: trasmissione a ogni livello dell’etica Jitakyoei che possiamo riassumere con “lavorare tutti insieme per il mutuo benessere”, iniziative di solidarietà e allenamento nei quartieri disagiati, inclusione delle diversità (sociali, razziali, disabilità, religiose, ecc.), visibilità sui mezzi di informazione e sulle pagine web.

Tutto questo lo possiamo realizzare, pur mantenendo la nostra autonomia come associazione, stile e scuola, con la condivisione della mission insieme a tutti coloro che vorranno partecipare. Saper lavorare insieme non significa diluirsi in un enorme calderone e perdere la propria peculiarità, ma scoprire i punti comuni e le iniziative che si possono fare insieme per un obiettivo davvero ambizioso: migliorare la società che ci circonda.

Fortunatamente il Maestro Roberto Vismara, già docente dei corsi, ha subito visto le potenzialità di tutto questo e già da anni ha esortato gli istruttori a partecipare e ora il Qwan Ki Do si trova in prima fila con educatori già certificati e iniziative legate al territorio e all’inclusione sociale già operative.

Sabato ho respirato un’ottima aria al teatro del centro Asteria, scoprendo quanti insegnanti vanno oltre il mero insegnamento tecnico o la semplice gestione della propria associazione, ma puntano a qualcosa di più profondo e radicato nello spirito dell’Uomo: essere utile agli altri.

Credo che il momento più emozionante sia stato il ricordo del Maestro Cesare Barioli, un vulcanico protagonista del judo Italiano e internazionale, un pioniere degli argomenti che abbiamo sopra descritto e un docente di rara passione ed energia. Con la consegna di un omaggio alla moglie Ivana si è ricordato un esempio da seguire, qualcuno che ha sempre messo il cuore e i principi davanti a ogni cosa.Premiazione della moglie in memoria Maestro Cesare Barioli A

Ed è un augurio che mi sento di fare a tutti i nostri insegnanti, di essere sempre curiosi, di essere sempre aggiornati e informati, di ricordare che l’apprendimento non finisce mai. Di tenere ben presente che le cose più importanti sono il cuore e lo spirito con cui insegniamo e che insegnare significa essere al servizio dei nostri allievi.

 

Umberto Maggesi