Partecipazione e Concretezza nella vita sociale
- Dettagli
- Categoria: Long Ho Thuy Son 2013
IL VOLO DELLA FENICE
Assemblea 2013-2014
PARTECIPAZIONE E CONCRETEZZA
NELLA VITA SOCIALE
Con “Il Soffio del Drago“ nell’assemblea dello scorso anno, abbiamo evidenziato gli elementi caratterizzanti che il QKD indica per raggiungere la Serenità.
Giova sempre ricordare che la centralità dell’azione del QKD è l’essere umano e l’obbiettivo è la sua serenità.
Quello che abbiamo fatto lo scorso anno è la rappresentazione, come dice l’ottimo Carlo Sperati, dell’anima del Qwan Ki Do, il Soffio del Drago è L’Anima.
Ma se riprendiamo l’ultima slide della scorsa assemblea, ci dice Il Soffio del Drago ha parlato, ora è tempo di agire.
E’ nella sua azione e nella sua condotta che si caratterizza il Samurai, sono le azioni spesso segnate dal dolore e dalla sofferenza che muovono il nostro destino.
W. Shakespeare dice: "non è nelle stelle che è consegnato il nostro destino, ma in noi stessi".
Da tempo ci appropriamo di immagini poetiche per esprimere, passaggi importanti della vita o addirittura per evidenziare la vita stessa e la sua bellezza .
Il Soffio del Drago, è l’Anima
Il Volo della Fenice, è l’Azione
Potremmo anche dire che il soffio del Drago ci indica il sentiero, il Volo della Fenice il cammino.
Cammino che nessuno potrà compiere in nostra vece, con uno sforzo che nessuno potrà lesinarci.
Partecipazione, innovazione, professionalità, responsabilità, rispetto, coerenza, lealtà, tradizione: così ci indicava il Soffio del Drago ma altre ancora sono le parole chiave che senza timore potremmo aggiungere: amore, amicizia, consapevolezza, compassione, ricerca, volontà, passione, insegnamento, educazione ma ognuna di queste parole chiave non può prescindere dalla prima, Partecipazione.
Immaginiamo di attribuire un colore a ciascuna di queste parole: potremmo utilizzare il colore in modo individuale, quindi per esempio il blu, il rosso, il giallo oppure decidere di mescolarli tra loro e dare vita al rosa, all’azzurro al verde e poi dipingere un quadro. Quando lo avremo terminato, insieme al quadro sarà terminata anche la nostra vita.
Se avremo dipinto un capolavoro o un quadro anonimo che non dà emozioni, magari con pochi soggetti o meglio con tanti protagonisti o peggio una tela vuota, sarà dipeso solo da noi. Siamo noi gli artisti.
A noi il giudizio di una vita vissuta pienamente nella serenità o il ricordo di un esistenza che ha lasciato il rimpianto di colori che sono rimasti nella nostra tavolozza.
Il Qwan Ki Do non è che un metodo che ci indica come vivere la vita nella serenità.
La bellezza e la grandezza della nostra Scuola risiede nel costante impegno richiesto al corpo, ma anche e non meno importante nella continua analisi critica che chiede a ciascuno di noi, per vivere in equilibrio e in armonia nello spazio e nel tempo.
Partecipazione e concretezza, non so immaginare un diverso tipo di partecipazione che non sia insieme anche concreta.
Pensiamo all’Amore… contrariamente a quanto si pensa, le persone devono imparare ad amare, non è affatto un esercizio automatico.
Dire di amare una donna, un uomo, un figlio e non avere per lui alcuna attenzione, significa amare in modo virtuale, senza alcuno sforzo e senza impegno, non è amore.
Altro è invece dare le nostre attenzioni all’altro, dedicare il nostro tempo, condividere con lui le emozioni, sofferenze, gioie… in altre parole dare all’amore concretezza, partecipando alla vita dell’altro che in quei momenti si identifica con la nostra.
E’ fin troppo scontato per il Presidente di un Associazione Sportiva, invitare i propri soci ad una maggiore partecipazione alla vita sociale, considerando le molteplici proposte formative e innumerevoli ragioni di incontro nazionali e internazionali che l’Unione Italiana ha in calendario.
La nostra Scuola non si avvilisce ad una opaca contabilità di numeri e di presenze, desidera fare in modo che ciascuno sia protagonista, consapevole di vivere un esperienza che riporta l’essere umano
al centro dell’azione della vita.
All’interno della nostra Scuola parole come Rispetto, Coerenza, Lealtà, Tradizione ed Amore sono i pilastri su cui si fondano tutti i rapporti.
Certo non tutti noi abbracciamo questi principi etici e non tutti li applicano nella vita quotidiana, ma ciò non significa che venga meno la missione che il Qwan Ki Do si è dato, anzi la sua forza sarà ancora più vigorosa.
Ciascuno trae dall’esperienza del Qwan Ki Do ciò che crede utile alla sua esistenza, qualcuno si accontenta di imparare a tirare qualche pugno o semplicemente di sfogare la sua aggressività quindi solo di ascoltare il corpo; altri possono approfondire la conoscenza di se stessi e di meglio utilizzare questo strumento per vivere pienamente.
La completezza sta nell’armonizzare entrambi i comportamenti.
Dopo alcuni anni di assenza quest’anno ho partecipato allo stage di Montegrimano.
Ho vissuto e apprezzato un’umanità della quale mi sono sentito orgoglioso ed ero fiero di farne parte. Cosa ha reso magico l’incontro di queste persone? Consideriamo che spesso sono persone estranee per vite, luoghi di nascita, lavoro, non si conoscono eppure erano in armonia .
Montegrimano è condivisione, rispetto e regole e molto altro ancora. Tutto questo insieme è Partecipazione.
Più volte ci siamo soffermati a riflettere sulla differenza tra vivere ed esistere e tutti sappiamo che vivere è la cosa più difficile del mondo.
Per vivere dobbiamo essere consapevoli e la consapevolezza muove la partecipazione verso quegli stimoli ed emozioni che la vita con tanta generosità ci offre.
Consapevolezza: analisi sui rapporti con gli altri e con il mondo.
Vorrei aggiungere che la consapevolezza non può prescindere da un’analisi sui rapporti con gli altri e con il mondo.
Non pensiamo di garantirci la serenità senza alcuna condivisione, se ci impegniamo ad educare i nostri figli e non trasmettiamo gli stessi valori al mondo esterno, continueremo a preservare egoismo e mediocrità.
Allarghiamo quindi la nostra visione, non chiudiamoci in noi stessi ma continuiamo a credere che tutti insieme possiamo essere migliori.
A voi insegnanti ed educatori di questa meravigliosa Scuola, che siete il cuore pulsante, l’energia vitale della nostra Associazione, a voi la mia stima e il mio affetto.
A voi il difficile compito di esprimere la vostra passione e il vostro amore per il Qwan Ki Do attraverso l’insegnamento della sua antica tecnica e trasmettere i valori etici e morali universali della nostra Arte con il vostro esempio.
Vo Su Roberto Sambrotta
Responsabile Ufficio di Presidenza
